Utensili per fare il sapone: un riepilogo generale

Ho pensato di fare un post che riassuma, in maniera molto schematica, quali attrezzature sono richieste nei diversi metodi per fare il sapone. L’elenco va dalle tecniche più semplici a quelle più complesse.

Attrezzature per tutti i tipi di sapone
•    Una bilancia elettronica di portata sufficiente, con divisione al grammo.
•    Una scodellina in ceramica o in plastica dura per pesare gli alcali.
•    Un bollitore per il latte o pentolina in acciaio inox per la soluzione caustica.
•    Cucchiai e cucchiaini di acciaio inox; volendo, cucchiai dosatori di acciaio.
•    Scodelline di vetro, di porcellana, di ceramica non porosa o di acciaio inox per dosare gli ingredienti facoltativi; volendo, misurini dosatori in vetro da laboratorio o acciaio inox.
•    Posate a manico lungo di acciaio inox, spatole o mestoli di materiale plastico resistente agli alcali, spatole in silicone.
•    Un frullatore a immersione con lame di acciaio inox.
•    Una vaschetta di plastica per appoggiare il frullatore a immersione intanto che lavorate.
•    Un termometro da cucina, da caseificio o cantina che arrivi a 100 gradi. Oggi esistono anche termometri da cucina digitali contact-less
•    Stracci, vecchi giornali, pezzi di cartone per proteggere il piano di lavoro, appoggiare e pulire gli attrezzi.
•    Stampi per le saponette, secchielli o flaconi per i saponi liquidi.
•    (Facoltativo) Attrezzature o materiali per misurare il pH.

Attrezzature per il sapone solido a freddo
Oltre a quanto elencato per tutti i tipi di sapone:
•    Una pentola di acciaio inox.
•    Vecchie coperte o asciugamani per isolare il sapone.

Attrezzature per il sapone solido a freddo con decori swirl
Oltre a quanto elencato per tutti i tipi di sapone:
•    Contenitori in acciaio o in plastica dura per dividere la pasta nei vari colori.
•    Bottigliette o flaconi di plastica con tappo/beccuccio erogatore (tipo quello delle salse o dei cosmetici) anche riciclate per le colature di precisione.
•    Spatole in silicone, bastoncini tipo “cinesi”, filo d’acciaio per giardinieri da modellare a forma di gancio, ferri da maglia in plastica, forchettine da dessert, uncinetti, coltellini, spiedini per i disegni.
•    Un imbuto di plastica per colate circolari.
•    Un piccolo parallelepipedo di legno o un piccolo tetrapack da 200 ml per le colature “dalla colonna”.

Attrezzature per il sapone liquido a freddo
Oltre a quanto elencato per tutti i tipi di sapone:
•    Un secchiello di plastica con coperchio.

Attrezzature per saponi a caldo (solidi, liquidi, trasparenti, in crema, rilavorati)
Oltre a quanto elencato per tutti i tipi di sapone:
•    Un sistema di pentole dove possiate inserire la pentola del sapone in una seconda pentola di acciaio inox per la cottura a bagnomaria, oppure una pentola di acciaio adatta per la cottura nel forno, oppure una pentola elettrica a temperatura controllata per il metodo col crockpot.

Attrezzature per saponi in crema e trasparenti
Oltre a quanto elencato per tutti i tipi di sapone e per i saponi a caldo:
•    Qualche vasetto di vetro da conserva con tappo ermetico.

Attrezzature per il sapone montato (whipped)
Oltre a quanto elencato per tutti i tipi di sapone e per i saponi solidi a freddo:
•    Una frusta elettrica.
•    Una tasca da pasticcere – anche di quelle usa-e-getta – con bocchette di varia forma e misura; oppure della carta da forno se sapete come farvi da soli i coni per decorare (sac-à-poche).
Tutti i metodi sono descritti nel manuale Sapone fatto in casa for dummies. Non fate sapone se prima non avete imparato le necessarie precauzioni per maneggiare gli alcali.

Impara a fare il sapone in sei tappe

Ognuno di noi ha il suo metodo per imparare cose nuove. C’è chi ha bisogno di leggere dieci manuali di fila, chi invece ha bisogno di vedere qualcun altro all’opera, c’è chi si sente sicuro soltanto se prova da solo, chi preferisce partire dal fondo e ripercorrere tutto il procedimento all’inverso…

Marina ed io siamo consapevoli di queste differenze individuali e non abbiamo mai voluto imporre un unico sistema per imparare a fare il sapone. Quello che abbiamo sempre consigliato, invece, è un percorso di apprendimento basato sulla nostra esperienza e su quella di tanti apprendisti saponai, che abbiamo incontrato e aiutato nel corso degli anni. Qui abbiamo provato a riassumere il nostro percorso di apprendistato in sei passi.

•    Passo 1: Fatevi la mano con la saponificazione partendo dal metodo a freddo di base. Provate le ricette più semplici, con pochi ingredienti. Anche se all’inizio la voglia di sperimentare con tantissime cose è fortissima, resistete e procedete per gradi, aggiungendo nuovi ingredienti uno (o due) per volta e studiando le loro reazioni e le vostre prima di proseguire. Cominciate a capire come formulare le vostre ricette, scegliendo e dosando gli ingredienti secondo i criteri che avrete man, mano imparato. Prendete appunti, rileggeteli, confrontatevi con altri saponai più esperti. Sbagliate ma in sicurezza! Senza mai transigere sulle precauzioni quando avete a che fare con le miscele caustiche.

•    Passo 2: Quando vi sentite sicuri col metodo a freddo, sperimentale con quello a caldo a bagnomaria. Ripetete le ricette fatte a freddo e valutate le differenze.

•    Passo 3: Ora siete pronti per sperimentare i metodi tutto a freddo e a temperatura ambiente, le tecniche per gli swirl e altre tecniche a caldo (nel forno, col crockpot).

•    Passo 4: Quando vi sentite sicuri coi saponi solidi, potete cominciare a sperimentare con quelli liquidi, prima a freddo e poi a caldo.

•    Passo 5: La vostra esperienza di saponai vi rende ora sicuri di poter affrontare i saponi montati e il metodo ad acqua ridotta.

•    Passo 6: A questo punto potete cominciare a considerarvi dei saponai esperti ma se volete saperne ancora di più ci sono i saponi trasparenti, il levato su liscivia, i saponi a caldo super veloci e il sapone in crema.

Per tutti: dopo i primi due passi (imparare i metodi a freddo e a caldo), il percorso non è obbligatorio e sequenziale. Sceglierete voi quale percorso seguire per affinare la vostra esperienza: non tutti sono interessati ai saponi liquidi, agli swirl o ai saponi montati. Ma, soprattutto all’inizio, seguite formule testate da persone di cui conoscete l’autorevolezza e l’esperienza, non affidatevi alla prima ricetta che trovate su un blog o su un sito. Prendete l’abitudine di rifare per conto vostro i calcoli della soda anche quando seguite la formula di altri: vi aiuterà a imparare ma anche a evitare eventuali errori di stampa o battitura.