Sapone marocchino in chiave nordica: variazione sul tema /2

Un sapone Beldi molto speciale, senza le olive nere come prevedono alcune ricette, ma con l’estratto alcolico di gemme di pino, raccolte nelle foreste dei Paesi Baltici.

Un’idea che vi fa alzare il sopracciglio? Vi sembra una variazione troppo estrema? Provate a leggere e magari cambierete idea… 🙂

Anna Svergun viva a Riga, in Lettonia, e ha un diploma in aromaterapia con indirizzo alla cosmetologia, terapia e psicologia. “I miei cosmetici mi hanno aiutata a risolvere alcuni problemi cutanei, mi hanno regalato capelli pieni di salute e mi aiutata a sentirmi più felice e più sicura di me stessa. Alcuni ingredienti li preparo io stessa. Col tempo ho sviluppato formule soprattutto per le pelli impure, grasse o acneiche dove ho visto i miglioramenti più significativi. Tutti i prodotti li testo su me stessa prima per verificarne la qualità e l’efficacia”. L’interpretazione che Anna fa del sapone Beldi le è stata ispirata dalla visita a bagno turco dove questo sapone veniva usato. La sua ricetta parte da una base di sapone già pronta ed è quindi ideale per tutti i principianti o da coloro che si spaventano all’idea di lavorare con gli alcali.

  • Base di sapone naturale 100 grammi
  • Infuso concentrato di tè verde o nero 100 grammi
  • Olio vergine di oliva 30 grammi
  • Foglie di eucaliptus secche e polverizzate 50 grammi
  • Estratto alcolico di gemme di pino 10 grammi
  • Olio essenziale di eucaliptus 80 gocce (circa 3 grammi)

“Grattugiate il sapone e scioglietelo a bagnomaria con il tè. Togliete il recipiente dal bagnomaria e, lontano dal fornello, aggiungete l’olio di oliva, la polvere di foglie di eucalipto e l’estratto alcolico di gemme di pino. Mescolate molto bene, aggiungete l’olio essenziale quindi travasate il sapone in contenitori di vetro con coperchio ermetico. Lasciate riposare per un paio di settimane prima di usarlo. Se volete usare il sapone come scrub, pestate le foglie in un mortaio ma senza ridurle in polvere”.

NOTA: siccome questo sapone contiene acqua, potrebbe diventare rancido o sviluppare muffe, preparatene la quantità che vi serve e usatelo nel giro di un mese. Altre preparazioni di Anna si trovano sul suo Etsy shop. Volete sapere come rilavorare i saponi? Venite nel nostro gruppo Facebook a scoprirlo.

Trovate il procedimento in dettaglio, altre ricette e tutti i metodi contemporanei per far sapone in casa nei libri sul sapone naturale di Patrizia Garzena e Marina Tadiello.

Questa ricetta è tratta da un servizio che Marina Tadiello ha realizzato per il numero di gennaio/febbraio della rivista Making Soap Mag, l’unico giornale al mondo che si occupa di sapone artigianale e cosmesi homemade. Ringraziamo Kathy Tarbox, editore, e il direttore responsabile Beth Byrne per averci autorizzate a tradure il testo e a condividerlo nel nostro blog.