Sapone: le dieci cose da non fare

1) Cominciare a far sapone senza aver capito nulla della saponificazione, delle reazioni degli ingredienti e delle loro funzioni. Un minimo di studio preventivo è necessario per evitare disastri e frustrazione.

2) Cominciare a far sapone senza avere imparato perfettamente come si maneggiano gli alcali (soda caustica o idrossido di potassio) in sicurezza.

3) Versare l’acqua sulla soda o sul potassio. Si fa sempre e solo il contrario! Per precauzione, è meglio anche versare la soluzione caustica nei grassi e non viceversa.

4) Usare misure di volume (litri, millilitri etc) anziché le misure di peso (grammi, kilogrammi).  Gli ingredienti fondamentali del sapone (grassi, alcali, liquido per la soluzione caustica) vanno sempre pesati e con una bilancia elettronica che rilevi le differenze al grammo.

5) Modificare i grassi o le loro dosi in una ricetta senza aver capito come funziona il sistema per calcolare il dosaggio degli alcali. Esiste un rapporto matematico tra il peso, la quantità di un grasso e la dose di soda o potassio. Se questo rapporto salta, la ricetta non funziona più.

6) Disperarsi perché un sapone, che è nello stampo da sole 24 ore, è molle, ha degli aloni di colore diverso, ha delle macchiette, è umidiccio, ha delle bollicine sulla superficie. Tutto questo è del tutto normale! E buona parte di questi piccoli difetti estetici spariranno non appena avrete dato al sapone il tempo di stagionare. Gli unici, veri, gravi errori nel sapone si fanno quando si sbagliano le dosi degli ingredienti fondamentali (grassi, soda, liquido).

7) Mettere nel sapone qualsiasi ingrediente venga in mente senza prima chiedersi quali saranno le sue funzioni, come potrebbe interagire con la reazione chimica di saponificazione, quale potrebbe essere la sua resa. Ok alla sperimentazione, ma con buonsenso! Se non avete mai sentito parlare dell’uso di un certo ingrediente nel sapone, magari è perché semplicemente non si può usare o non avrebbe senso farlo.

8) Partire a far sapone dalle tecniche più complicate. Magari siete bravissimi e vi sentite lanciatissimi, ma un po’ di pratica con i metodi e le ricette semplici è necessaria prima di fare i passi successivi. Cominciare dal difficile vuol dire solo rischio di scoraggiarsi, frustrazione e magari materiale sprecato inutilmente.

9) Buttarsi ad acquistare gli ingredienti più disparati senza prima aver capito se funzionano nel sapone, se sapete gestirne le reazioni nella saponificazione, che cosa apporteranno di diverso. Aggiungere un ingrediente “perché è bella l’idea di mettercelo” è un’ottima motivazione, sia chiaro. Ma ci sono ingredienti che potrebbero proprio deludervi (vedere punto 7) ed è meglio porsi il problema prima di sbagliare.

10) Pensare di aver imparato tutto. La saponificazione è una reazione chimica elementare eppure complessa. Le variabili in gioco sono tantissime e fare sapone è un infinito processo di apprendimento, che si arricchisce ogni giorno di nuove scoperte. Potete pensare, a un certo punto, di averne capito abbastanza per le vostre esigenze o le vostre ambizioni. E questo va benissimo. Basta che lasciate sempre una porta aperta alla possibilità di sorprendervi ancora.

Ricordatevi inoltre di scegliere un momento tranquillo per fare il sapone. Non mettetevi a trafficare con soluzioni caustiche e oli essenziali quando la casa è piena di gente, siete certi che qualcosa o qualcuno vi interromperà, ci sono bambini, cani o gatti curiosi che girano o avete la testa immersa in qualche altra questione.