Domande frequenti: voglio fare sapone, da dove comincio?

Studiare, provare, sbagliare sono i tre verbi che ogni aspirante saponaio dovrebbe tenere a mente. E queste tre parole sono anche la risposta che mi sento di dare a una delle domande più frequenti che ricevo: voglio imparare a fare sapone, da dove comincio?

Comincia dallo studio. La saponificazione è un processo chimico semplice, ma ha le sue regole e le sue esigenze. Buttarsi a far sapone senza averci capito nulla di quanto avviene quando una miscela caustica viene aggiunta a dei grassi non solo è pericoloso, ma può portare a una serie infinita di pasticci. Studiare vuol dire lavorare in sicurezza, perché una delle prime cose da imparare perfettamente, è come ci si protegge dalla soda caustica. Ma vuol anche dire raggiungere risultati buoni da subito, senza perdite di tempo, sprechi e attacchi di ansia. Che cosa serve per studiare? Una fonte affidabile. Che sia un corso, un libro, un sito, un tutorial… ognuno scelga la fonte che preferisce, ma attenzione alla qualità di quello che vi viene offerto. A pescare a caso in internet si rischia di tirar su non solo, come si dice a Roma, delle “sole”, ma persino di farsi male.

Il secondo passo è prova! Quando uno si è fatto un’idea del processo più facile (il metodo a freddo di base), quando ha capito bene come ci si comporta con la soda caustica e si sente pronto al grande passo, non ha che da scegliere una ricetta molto facile e provare. La mia super-classica 100% oliva è un ottimo punto di partenza. E’ facilissima e basta poco per mettere insieme gli ingredienti: 1 kg di olio di oliva (evo, non-evo, sansa, tutti i tipi vanno bene…), 128 grammi di soda caustica, 300 grammi di acqua.

Il terzo passo è sbaglia! Non c’è niente di più utile degli errori per capire e perfezionarsi. L’ansia da prestazione è deleteria sempre, anche quando si fa sapone. Imparare richiede tempo, richiede pazienza con se stessi e la capacità di non farsi prendere dal panico o dallo sconforto se qualcosa non è andato per il verso giusto. Tra parentesi, studiare aiuta anche in questo caso. Perché si capisce quale può essere il risultato e non si rischia di partire con aspettative che non corrispondono alla realtà delle cose. Sbagliare porta a volersi confrontare con altri, a farsi delle domande. E allora, benvenuti a condividere i vostri dubbi di sapone sulla nostra mailing o sul nostro gruppo Facebook o su questo blog.

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