Purificare i grassi: il metodo di Marina

In passato, ho inviato diversi messaggi alla lista dei saponai per illustrare il mio metodo di purificazione di oli e grassi che potrebbero impartire al sapone odori sgradevoli. Lo riporto anche qui a beneficio di tutti gli interessati.

Grassi animali e oli di frittura andrebbero “purificati” prima di trasformarli in sapone.

L’operazione richiede una cottura abbastanza lunga e un periodo di raffreddamento consistente. Per evitare sprechi di tempo e di combustibili, conviene mettere in programma la purificazione dei grassi nelle stagioni fresche/fredde (autunno, inverno) e prevedere di lavorare su quantitativi di grassi/oli di almeno un chilo per tipo. Ricordate di non mescolare grassi di diversa provenienza (bovino, ovino, diversi grassi vegetali) per evitare problemi coi valori di saponificazione.

Il sistema più semplice è di mettere il grasso in un pentolone con circa il doppio del suo peso di acqua, aggiungendo ingredienti con funzioni depuranti e deodoranti, come nella ricetta che segue.
Per ogni chilo di grasso/olio da depurare, aggiungete:

  • un pugno di sale grosso
  • una tazza di aceto
  • un paio di dozzine di bacche di ginepro
  • una dozzina di foglie di alloro
  • altri odori a piacere.

Recentemente qualcuno sulla lista in inglese suggeriva anche una patata, forse per le funzioni assorbenti dell’amido rilasciato durante la cottura.
Il tutto va portato a ebollizione e fatto sobbollire dolcemente finché le parti solide del grasso sono sciolte.
A questo punto, spostate il pentolone al fresco (balcone, terrazza, cantina), copritelo e lasciate raffreddare senza disturbare.
Prelevate il grasso affiorato col mestolo (se liquido) o in blocco. Conservate in luogo fresco e buio.
Con questo sistema, i saponi al lardo/sugna perdono gran parte del loro odore animale e si purificano gli oli di frittura da particelle estranee.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

WordPress Anti-Spam by WP-SpamShield