La direttiva europea sui cosmetici: tante novità ancora sulla carta
Il giorno tanto atteso è arrivato. Oggi, 11 luglio 2013, il nuovo Regolamento europeo n. 1223/09 per la produzione e la vendita di cosmetici è entrato in vigore. Si conclude così l’iter del riordino della vecchia direttiva che, conclusosi nel 2009, era stato preceduto già da ben 55 modifiche. Secondo l’editoriale a firma di Laurence Wittner, pubblicato oggi dal sito dell’Observatoire des Cosmétiques francese, il nuovo Regolamento avrebbe dovuto introdurre novità importanti per i consumatori e dunque per i produttori di cosmetici. Tra questi una valutazione preventiva della sicurezza ancora più rigida di quella applicata finora, un nuovo standard per l’utilizzo di nano-ingredienti e un sistema europeo di vigilanza sui possibili effetti collaterali indesiderati delle sostanze utilizzate. Bellissimi principi e buone notizie per il consumatore, scrive Wittner. Ma che, fino a oggi, e nonostante i quattro anni di preparativi, sono rimasti per la maggiore parte sulla carta. Il problema principale, per i piccoli produttori, è l’aggiornamento dei Dossier Prodotto, che comporta esborsi e lungaggini molto rischiose per chi ha mezzi e organigrammi ridotti all’osso. In alto mare sarebbe anche la regolamentazione per l’etichettatura dei nano-ingredienti per non parlare dell’organo di sorveglianza europeo, bloccato dai mille cavilli delle legislazioni nazionali e dal fatto che la Commissione, a oggi, ancora non ha emanato le linee guida di attuazione del Regolamento. Nel suo editoriale, Wittner riporta una dichiarazione laconica di Anne Dux, direttore del dipartimento scientifico e giuridico della Febea (Federazione francese dei produttori di cosmetici) secondo la quale oggi, giorno di entrata in vigore della norma, “nessuno è pronto”.
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