Author Archives: marina tadiello

Oli essenziali in edicola su Donna Moderna

Donna Moderna n. 47/2015: oli essenziali con ricette da Aromi profumi e balsami naturali

Oli essenziali su Donna Moderna n. 47/2015

Nel numero oggi in edicola di Donna Moderna, l’articolo di Giorgia Nardelli cita il nostro libro, Aromi, profumi e balsami naturali per illustrare come gli oli essenziali possono alzare una barriera contro i malanni di stagione.

L’articolo riporta alcune ricette da provare e i commenti di Marina e del fitoterapeuta Marco Valussi.

Per esempio, sapevate che l’olio essenziale di rosmarino contiene molecole che colpiscono i ricettori del nervo trigemino? E che, come il lemongrass, sveglia l’energia vitale?

Marco Valussi spiega in poche parole, ma con grande chiarezza, la doppia azione degli oli essenziali, che “attivano due percorsi nel nostro organismo”.

Le ricette suggerite per combattere i piccoli malanni di stagione sono tratte da Aromi, profumi e balsami naturali.

Donna Moderna, n. 47/2015, sul Web.

 

Crema emolliente per mamma e bebè

crema emulsione o/a per mamme e bebè

crema dolce per mamme e bebè

Una formula semplice con ingredienti “alimentari” per un’emulsione morbida adatta per mamme e piccolissimi. Emolliente e lenitiva, senza profumazioni e con un minimo di protezione antibatterica per non lasciare spazio a rischi inutili.

Le dosi riportate danno circa 200 g/200 ml di crema.

Con un nuovo arrivato in famiglia, mi hanno chiesto di preparare una crema adatta sia per la mamma, sia per il piccolino. Per me, ciò significa niente oli essenziali né profumazioni di qualunque tipo, niente ingredienti minerali, rischiosi o “pesanti da digerire” —perché se mamma allatta e usa la crema per contrastare le ragadi al seno, non è bello che bimbo senta un rimasuglio di cattivo sapore o, peggio, rischi un mal di pancino quando si attacca!

Ho scelto pertanto ingredienti più “alimentari” possibile. Ho persino assaggiato la crema e posso confermare che… non sa di nulla! Meglio, perché ha un aspetto talmente goloso, che non vorremmo mamma se la mangiasse per sbaglio…

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Piccola storia dell’AS102

Nel Capitolo 7 del libro, riporto la formula del composto emulsionante che avevo messo a punto anni fa come alternativa più naturale a quanto offriva allora il mercato.

Notate che scrivo “messo a punto”, e non “inventato” – non mi sono mai infatti arrogata il merito di aver creato un nuovo prodotto, così come non ho mai sostenuto di aver “inventato” il metodo per fare sapone ad acqua ridotta.

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Emulsioni olio in acqua (o/a, o/w)

Le abbreviazioni o/a (olio in acqua) e o/w (inglese: oil in water) si riferiscono alle emulsioni olio in acqua, ossia quelle dove la fase oleosa viene aggiunta alla fase acquosa.

Come descriviamo in dettaglio nel Capitolo 7 del libro, rappresentano l’altro tipo di emulsione rispetto alle emulsioni acqua in olio. Danno lozioni e creme “a scomparsa” (inglese: vanishing creams), idratanti e facilmente assorbibili dalla pelle.

Seguite l’argomento emulsioni o/a in questo blog per trovare esempi e ricette di emulsioni acqua in olio.

 

Emulsioni acqua in olio (a/o, w/o)

Le abbreviazioni a/o (acqua in olio) e w/o (inglese: water in oil) si riferiscono alle emulsioni acqua in olio, ossia quelle dove la fase acquosa viene aggiunta alla fase oleosa.

Come descriviamo in dettaglio nel Capitolo 7 del libro, rappresentano l’altro tipo di emulsione rispetto alle emulsioni olio in acqua e danno creme “pesanti”, idrorepellenti e protettive.

Seguite l’argomento emulsioni a/o in questo blog per trovare esempi e ricette di emulsioni acqua in olio.

La cera d’api come emulsionante

Come spieghiamo nel libro, la cera d’api è l’ingrediente con funzioni di emulsionante più naturale. È tuttavia meno semplice da usare dei composti emulsionanti disponibili in commercio, che vengono prodotti industrialmente anche con l’impiego di sostanze chimiche sintetiche o derivati del petrolio.

Ma ottenere buoni risultati con la cera d’api non è difficile! Basta ricordare due aspetti importanti:

  1. La temperatura delle fasi acquosa e oleosa deve essere uguale, e sufficientemente alta da far sciogliere completamente la cera
  2. La cera va usata solo in emulsioni acqua in olio, dove è più facile ottenere emulsioni stabili a condizione di agitare a sufficienza il composto.

Spesso, la cera d’api imparte alla miscela un buon odore di miele, caratteristica che non si ritrova negli emulsionanti sintetici.