For dummies in pillole: il metodo a caldo a bagnomaria

Un paio di pentole d’acciaio, una più grande dell’altra, acqua bollente e via. Il metodo a caldo a bagnomaria è il sistema più immediato per sperimentare qualcosa di diverso rispetto alla saponificazione a freddo. Questo metodo è descritto in dettaglio nel nostro manuale “Il sapone fatto in casa for dummies” ma qui riporto un riepilogo generale che, per ragioni di spazio, non era stato possibile inserire nel libro. Le informazioni si riferiscono ai saponi solidi, cioè quelli fatti con la soda caustica, non ai saponi liquidi.

Temperature di miscela – Oli tra i 40° e i 50° C, soluzione caustica meno di 40° C.


Consistenza della pasta – Dopo la cottura, la pasta è come una gelatina molto spessa. Non adatta ai decori swirl, né agli stampi con decori dettagliati. Meglio versarla in stampi semplici, singoli o multipli con o senza divisori. Un sistema per rendere la pasta più fluida è l’aggiunta del sodio lattato.


Consistenza del sapone – Pastoso, elastico, di aspetto ceroso o traslucido e un po’ rugoso in superficie. Si presta bene a essere tagliato a fette e timbrato.


Ingredienti da evitare – Latte. Miele e additivi zuccherini da usare con cautela.


Adatto per – Saponi solidi per il corpo, il bucato, gli animali domestici. Saponi che contengano ingredienti che possono far ammassare la pasta di sapone, in particolare cera d’api, colofonia, catrame vegetale, ma in questo caso bisogna fare particolarmente attenzione a che le temperature non diventino troppo alte.


Non adatto per – Saponi al latte, saponi decorativi con alto dettaglio, come gli swirl.


Da evitare assolutamente per – Saponi whipped.


Aggiunta di oli surgrassanti – Dopo la cottura, regolando opportunamente la quantità di soda all’inizio.


Vantaggi – La saponificazione è sicuramente completa al termine della cottura. Surgrassanti e additivi si aggiungono a fine cottura e potrebbero rimanere intatti nel sapone finito. Il sistema del bagnomaria è alla portata di tutti, non richiede acquisti di attrezzature speciali.


Svantaggi – Scelta più limitata per gli ingredienti. Il sistema a due pentole richiede buona manualità e una certa forza. Costi di produzione superiori per l’energia impiegata nella cottura. La cottura va sorvegliata.

L’uso di questa tecnica presuppone la conoscenza delle basi della saponificazione e una certa dimestichezza coi metodi a freddo. Non mettevi a provare se non avete alcuna esperienza perché rischiate di sprecare materiale o persino di farvi male. Saponai non ci si improvvisa con qualche consiglio preso sul web!

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