Sei mesi fa avevo deciso di sperimentare – letteralmente – sulla mia pelle la famigerata ricetta del sapone con la farina. Un intruglio dove il dosaggio di soda caustica è dieci volte superiore alla norma, ma che continua a girare su internet nonostante le segnalazioni.
Quell’esperimento è documento qui sul blog con un post e varie fotografie. Ora, a distanza di tempo, posto un aggiornamento con le fotografie del sapone.
Come vedete oltre a essersi raggrinzito, ha sviluppato una foltissima “peluria” tipica della presenza eccessiva di soda caustica non neutralizzata. La stessa “fioritura” di cristalli l’avevo notata, tempo fa, attorno a una tubazione dalla quale era traboccata della soluzione caustica concentrata, usata per sgorgarla. La prova del pH mostra un valore di 12 su una scala di 14, confermando come il sapone, nonostante siano passati sei mesi, è decisamente basico.
L’aceto è basico PH 3, la soda non è basica (visto che è caustica è acida).
Ciao Elena, ho l’impressione che tu abbia invertito la scala del pH. 🙂 Gli acidi (tra cui l’aceto) sono quelli con valore più basso, salendo si passa dai valori neutri a quelli alcalini/basici e in cima, a pH 14, trovi proprio l’idrossido di sodio.
La soda caustica è una base forte che reagendo con un acido debole (quelli contenuti negli oli fissi) dà luogo a una salificazione che chiamiamo “saponificazione” e il cui prodotto è un sale sodico (sapone). Per le informazioni sulla scala del pH e la differenza acidi/basi puoi dare un’occhiata a questo link di Wikipedia. https://it.wikipedia.org/wiki/PH
Buona serata
Patrizia