Qualcuno ogni tanto ci chiede come mai consigliamo di unire la soluzione caustica ai grassi a determinate temperature, e perché suggeriamo di regolare le temperature degli ingredienti in modo che la soluzione caustica sia sempre di qualche gradi più bassa di quella dei grassi.
Ecco la risposta breve: si tratta di un consiglio basato sull’esperienza comune, nato dall’osservazione empirica che il fenomeno del vulcano si verifica (molto) più di frequente quando la soluzione di NaOH è troppo calda. A margine, è proprio questa la ragione che ci spinge a consigliare i metodi tutto a freddo e ad acqua ridotta come evoluzioni che richiedono un’esperienza (di prima mano) già consolidata col metodo a freddo di base.
Risposta lunga… a beneficio degli “scienziati” del sapone fatto in casa 🙂
Nel 2004 e nel 2006, con le prime edizioni dei nostri libri, il concetto di avere la soluzione caustica alla stessa o a una più bassa temperatura dei grassi era stato ripreso dalle fonti allora disponibili (Cavitch, Coss, Miller) e confermato dalle verifiche effettuate da centinaia di iscritti alle comunità di allora, le mailing list quali Sapone (in italiano), Soap Naturally, Hot Soap, UK Soaping (in inglese). Non avendo prove in contrario di prima mano, non abbiamo avuto ragione di cambiare quel consiglio – e questo, anche quando comparve il concetto del metodo tutto a freddo. Peraltro, quest’ultimo sfrutta il calore della soluzione caustica per sciogliere dei grassi solidi, cosa che potrebbe abbassare più rapidamente la temperatura della miscela – se qualcuno fosse interessato, non sarebbe difficile verificarlo “scientificamente”.
Per esperienza diretta, ho invece verificato di prima mano quel che succede aggiungendo la soluzione caustica senza preoccuparmi delle temperature. Ho ripetuto l’esperimento diverse volte e, guarda caso, ho avuto più spesso il problema di trovarmi con una pasta di sapone quasi solida prima ancora di poter aggiungere eventuali additivi. Coincidenza? Colpa dei grassi usati? Anche qui… chi vuole può fare le verifiche “scientifiche” del caso. Rimane tuttavia il fatto che, se aggiungo la soluzione caustica quando la sua temperatura è inferiore a quella dei grassi, ho sempre meno problemi… e non mi capita di dover “cazzuolare” il sapone a freddo negli stampi!!! (facendo salve le eccezioni dei saponi che usano ingredienti notoriamente “ammassanti”)
Per quanto mi possa incuriosire, non mi sembra essenziale svolgere altri esperimenti per “giustificare” un’affermazione che ha solo valore indicativo (non “normativo”), e che si basa su esperienze dirette e motivi ragionevoli, verificati e condivisi anche da altri autori.
Lascio pertanto il campo aperto (e spazio su questo blog per pubblicare i risultati) a chi volesse cimentarsi nella dimostrazione “scientifica” del perché si preferisce che la soluzione caustica sia un pochino più fredda dei grassi.