Soprattutto per i grassi animali e il burro fresco, ma anche per gli oli di frittura che si vogliono recuperare nel sapone, conviene effettuare una pre-lavorazione se si vogliono evitare sgradevoli odori residui.
L’operazione è semplice. Basta infatti far sciogliere il grasso a fuoco lento, insieme a erbe o spezie con proprietà deodoranti come l’alloro, il ginepro, i chiodi di garofano. Una volta sciolto, il grasso va lasciato riposare e decantato, ossia travasato versando lentamente, in modo da evitare di inglobare nel grasso pulito i residui solidi (erbe, spezie, impurità).
Il burro purificato (chiarificato) è un eccellente grasso di base nei saponi per la persona e per la casa, da usare in quantità non superiori al 10% del totale dei grassi.
Lardo, strutto, sugna e altri grassi animali freschi si possono purificare in grandi quantità e tener pronti per più lotti di sapone.
Volendo recuperare grassi animali e vegetali utilizzati per le fritture, conviene purificarli aggiungendo abbondante acqua, aceto e sale grosso oltre a erbe e/o spezie.
buon pomeriggio marina e patrizia,
ha acquistato tutti e tre i libri per approfondire l’argomento sull’autoproduzione del sapone. potrei dire che mi sento quasi pronta ad iniziare……… ma confrontando i vostri testi mi è venuto un dubbio sulla quantità di acqua. si utilizza il 30% (che su 1kg di grassi sono 300gr) o 1/3 (che su 1kg di grassi sono 333 circa gr)? grazie
Ciao Santina, se hai il nostro ultimo manuale “Il sapone fatto in casa For Dummies” troverai la spiegazione sul perché esistono queste piccole variazioni nella quantità di acqua. Si tratta di due diversi modi di considerare il dosaggio del liquido: uno è calcolato in base al peso dei grassi (peso dei grassi x 0.3) e l’altro in base alla concentrazione della soluzione caustica. Entrambi sono corretti e se, sei alle prime armi, puoi tranquillamente fidarti del primo, di cui ti ho appena ricordato la formula, per poi prendere dimestichezza col discorso della concentrazione.
Un salutone e buon sapone
Patrizia