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Piatto unico vegetariano?

I piatti di riso e verdure sono una grande risorsa della cucina vegetariana e andrebbero riscoperti da tutti.

Man mano che le trovo, aggiungerò qui le mie ricette, tutte nella tradizione della cucina frugale-sana-economica e gustosa. Come sempre, le dosi e la scelta degli ingredienti sono indicativi.

Segnalo in particolare per Elisa le mie due ricette di riso con curry di verdure.

Nella prima, Riso bianco con curry di verdure, il riso è cotto col sistema che noi chiamiamo “tre per due” o “alla cinese” e in inglese si chiama absorption method. Peccato che in Italia sia un metodo poco conosciuto, perché è semplice, rapido e dà sempre risultati eccellenti.

La seconda ricetta, Riso pilaf con curry di verdure, praticamente una diversa versione della stessa “armonia di gusti”, usa invece per la cottura del riso il metodo pilaf della cucina indiana. Credo che la tradizione indiana voglia che la cottura del riso pilaf si completi nel forno. Io preferisco semplificare e finire la cottura sul fornello, a fuoco lento e col coperchio. Anche qui, come nel metodo “due per tre”, la chiave per ottenere riso cotto alla perfezione è il dosaggio di riso e acqua.

Per questo tipo di piatti, scelgo di preferenza riso parboiled, caratteristiche e benefici, sia perché tiene perfettamente la cottura, rimanendo ben sgranato, sia per le sue qualità nutritive.

Riso pilaf con curry di verdure

Ingredienti per 2 persone:

  • 1 cipolla media
  • 1 carota
  • 2 gambi di sedano con le foglie
  • 1 zucchina
  • 1 patata piccola
  • 1 cucchiaio di olio di oliva
  • 3 cucchiaini di polvere di curry
  • mezza tazza (circa 150 g) di riso parboiled
Riso pilaf con curry di verdure
Riso pilaf con curry di verdure

Pulire, sciacquare e lasciar sgocciolare bene una cipolla media, una bella carota, due gambi di sedano con le foglie, una zucchina e una piccola patata.

Tagliare la cipolla a spicchi sottili, la carota, il sedano e la zucchina a fette diagonali spesse un paio di millimetri, la patata a dadini.

In un wok o un tegame largo, scaldare un cucchiaio d’olio di oliva con due o tre cucchiaini di polvere di curry.

Quando l’olio è caldo, aggiungervi mezza tazza (circa 150 g) di riso parboiled e alzare la fiamma. Mescolare bene; quando il riso è caldo, aggiungere le verdure tagliate, due o tre cucchiai di piselli surgelati o in scatola e un bel pizzico di sale.

Mescolare per qualche minuto, poi bagnare con 250 ml di acqua fredda, coprire e lasciar cuocere a fuoco medio finché il liquido di cottura viene assorbito completamente e il riso è cotto.

Riso bianco con curry di verdure

Ingredienti per 2 persone:

  • 1 cipolla media
  • 1 carota
  • 2 gambi di sedano con le foglie
  • 1 zucchina
  • 1 patata piccola
  • 1 cucchiaio di olio di oliva
  • 3 cucchiaini di polvere di curry
  • mezza tazza (circa 150 g) di riso parboiled
Riso con curry di verdure
Riso con curry di verdure

Pulire, sciacquare e lasciar sgocciolare bene una cipolla media, una bella carota, due gambi di sedano con le foglie, una zucchina e una piccola patata.

Misurare in una tazza graduata 125 ml (mezza tazza) di riso integrale e un cucchiaio di piselli secchi. Sciacquare riso e piselli in un colino e metterli in un pentolino con 200 ml di acqua fredda. Aggiungere un pizzico di sale, incoperchiare e cuocere a fuoco lento, senza mescolare, per 40 minuti o finché il liquido di cottura viene assorbito completamente e il riso è cotto.

Intanto che il riso cuoce, scaldare in padella un cucchiaio d’olio di oliva (e volendo un pezzetto di burro) con due o tre cucchiaini di polvere di curry.

Tagliare la cipolla a spicchi sottili, la carota, il sedano e la zucchina a fette diagonali spesse un paio di millimetri, la patata a dadini.

Quando l’olio è caldo, aggiungervi le verdure e far cuocere a fiamma viva, mescolando spesso, fin quando le patate sono cotte. Spegnere la fiamma, salare a piacere e servire sul riso e piselli.

Panna cotta guarnita

Buona da impazzire e facilissima da preparare, la panna cotta guarnita sta in cima ai nostri dessert preferiti. Ma… panna cotta guarnita come?

Beh, l’idea di servire la panna cotta con un “condimento”, così come ci venne suggerita da una conoscente tanti anni fa, trasforma questo semplice dolce in un dessert davvero raffinato e “scenografico”. Nelle foto, la guarnizione è la salsa di albicocche che ho fatto ieri, ma, soprattutto d’estate, ci sta bene tutta la frutta di stagione, cotta per poco tempo con poco zucchero, scorza e succo di limone.

panna cotta guarnita con salsa di albicocche panna cotta guarnita con salsa di albicocche panna cotta guarnita con salsa di albicocche

Bella eh, nei bicchierini riciclati del gelato?

D’inverno (o per i più golosi), alla frutta si possono sostituire lo zabaione o le varie mousse, ganache o altre salse di cioccolato.

Idee per altre guarnizioni in mancanza di frutta fresca: provate con una salsa butterscotch o col caramello, aggiunti sul fondo del bicchierino (come le salse di frutta) o fatti colare sulla superficie, una volta che la panna cotta si è rappresa.

Non sottovalutate infine un topping di miele -preferibilmente molto aromatico, come sono i mieli di timo, eucalipto, castagno- con una spolverata finale di granella di noci, nocciole o mandorle.

E adesso… va bene tutto, ma la ricetta della panna cotta dov’è??

Pronti: la trovate qui, Panna cotta alla LucretiaB.

Stracotto con le verdure

Bastano un po’ di riso in bianco, alla cinese o all’indiana, oppure del puré di patate, o anche delle patate cotte come volete voi, per completare lo stracotto e trasformarlo in un pasto completo.

Anche in questo caso le dosi sono approssimative, da regolare in base al vostro appetito!

Consiglio di gusto

Perché lo stracotto rimanga tenero e mostoso, scegliete un taglio di manzo economico: polpa famiglia o stinco disossato, o qualche altra parte striata di grasso e di nervi.

Stracotto con le verdure

Ingredienti per 3-4 persone -in ordine di apparizione

  • un cucchiaio d’olio
  • uno o due cucchiaini di salvia, rosmarino, timo -freschi o secchi, triturati o sminuzzati
  • un pezzo di polpa di manzo (muscolo, pesce, geretto…) da circa mezzo chilo
  • una o due cipolle
  • tre carote
  • tre gambi di sedano, con le foglie
  • un cucchiaio di paprica dolce
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • tre zucchine
  • una foglia di alloro
  • sale, pepe

Attrezzature necessarie

  • Pentola a pressione

Procedimento

  1. Mondate le verdure, lavatele e mettetele in uno scolapasta a gocciolare.
  2. Mettete sul fuoco la pentola a pressione con l’olio e le erbe sminuzzate; fate scaldare a fuoco medio.
  3. Quando le erbe cominciano a rilasciare l’aroma, aggiungete il pezzo di carne.
  4. Tagliate a spicchi le cipolle e aggiungetele alla carne. Fate imbiondire le cipolle per qualche minuto e girate la carne in modo da scottarla su tutti i lati.
  5. Tagliate a fette le carote e aggiungetele in pentola.
  6. Tagliate a striscioline il sedano e aggiungetelo in pentola.
  7. Alzate la fiamma, date una bella mescolata e fate scaldare ben bene.
  8. Aggiungete la paprica e il vino bianco, abbassate la fiamma e lasciate sfumare per uno o due minuti.
  9. Aggiungete le zucchine tagliate a tocchetti, la foglia di alloro, sale e pepe.
  10. Coprite e chiudete il coperchio. Regolate la fiamma in modo da mantenere la pentola in pressione.
  11. Continuate la cottura per un’oretta. Spegnete e aspettate qualche minuto prima di aprire la pentola.
  12. Controllate la cottura, pungendo la carne con una forchetta. Assaggiate e regolate di sale e pepe.
  13. Tagliate la carne a pezzi e servite ben caldo.

Buon appetito!

Avete una foto di questa ricetta? Volete vederla pubblicata qui? Scrivetemi! 🙂
Mi potete raggiungere su Twitter, come @martadiello. Oppure via email, marina [chiocciola] viverenaturalmente [punto] net … sostituendo [chiocciola] e [punto] coi rispettivi simboli.

Note

Cottura del riso: i vari metodi per la cottura del riso sono descritti in dettaglio nel libro, La cucina salvatempo.

Mostoso: termine italianizzato, dal lombardo mustus, che indica una consistenza (di cibo) tenera, umida, facile da masticare.

 

Perché parlo di dimensione delle pentole e altre questioni apparentemente banali

Questo blog, che accompagna il libro che ho scritto per FAG, La cucina salvatempo, è dedicato a tutti – compresi quelli che non hanno mai messo piede in una cucina per preparar da mangiare!

Del resto, il mio libro nacque proprio dall’esigenza di raccogliere in maniera organica, in un linguaggio adatto a tutti, i concetti di base per cucinare in maniera efficiente, risparmiando denaro-tempo-fatica-energie non rinnovabili; e riporta un grande patrimonio culturale di buon senso e tradizioni ruspanti, che non si trova nei ricettari, né nei manuali di alta cucina.

Non posso pertanto dar per scontato che chi legge questo blog sappia come districarsi elegantemente tra pentole e padelle, fornello e frigorifero, terrine e taglieri.

Certo, conta anche l’esperienza maturata nel campo del sapone fatto in casa, dei cosmetici naturali e delle pulizie intelligenti, grazie alla quale ho imparato che quello che per molti è banale, per altri può rappresentare un ostacolo insormontabile. Qualche esempio? Vi rimando ad altri blog.

Cucina povera o cucina frugale?

Essendo da sempre appassionata di cucina frugale e di buon senso in cucina, mi aveva affascinato il titolo di un libro trovato in libreria, La cucina povera. Non ho qui con me il libro e non ricordo di chi era – ma ne ricordo bene il contenuto, in quanto mi aveva fornito l’ispirazione per tentare di realizzare tanti piatti della tradizione contadina di altri paesi. Purtroppo, i risultati erano sempre stati deludenti, in quanto il libro -per quanto interessante dal punto di vista teorico e di ricerca etnografica- non conteneva ricette affidabili. Più che ricette, in effetti, riportava descrizioni sommarie di preparazioni culinarie dei paesi più poveri, spesso improponibili o irripetibili in Italia per la mancanza (allora) degli ingredienti fondamentali.

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Per chi è questo blog

Ecco. Il blog è pronto per raccogliere consigli, ricette e considerazioni sulla cucina salvatempo. Che non è solo il libro di Marina Tadiello: è anche una filosofia di vita all’insegna della sostenibilità, della semplicità, della frugalità e dell’economia – senza tuttavia trascurare il piacere di gustare piatti invitanti, saporiti, ricchi di gioia e di amore.

Il blog è per tutti. Se anche tu punti a spegnere il consumismo e accendere la passione per le esperienze autentiche, questo blog è soprattutto per te: anche se non sai niente di cucina. Goditelo!